Art-Right
Quella passata è
stata una delle settimane più grottesche – sul fronte musicale, s’intende, lo
show è appena iniziato – della Terza RepubblicaTM. Succede che i Pearl Jam scendono in
Italia per benedirci con tre concerti che per quanto standard per i loro canoni
ci liberano dal male e ci ricordano che esiste ancora una cosa chiamata rock e
non è tutto lustrini, synth e frasi da agenda Smemoranda. Nella data di Roma
hanno l’ardire – cosa mai fatta, dai PJ, prendere posizioni politiche, eh – di dire
la loro sulla questione migranti, con tanto di hashtag #apriteiporti. Potrebbe
risolversi con la solita sequenza di commenti social, invece decide di
intervenire un’illustre rappresentante del rock italiano, Rita Pavone: “Ma che
si facciano gli affari loro” (per la cronaca, quattro giorni prima a Milano Eddie
Vedder e moglie avevano attaccato Melania Trump e a Padova aveva invitato Ivanka
ad andare a casa dal padre e sputargli in faccia). Subito raccoglie gli
endorsement di Salvini e di Giorgia Meloni, mentre un ex sindaco sardo chiede
al Ministro degli interni di arrestare i Pearl Jam (“Smithers, fa’ uccidere i Rolling Stones”). Delirio. Salvini plaude la cantante che “non si inchina al pensiero
unico”. Ma di che parla, vien da dire, se ora sta al governo e la maggior parte
degli italiani sui suoi cavalli di battaglia la pensa esattamente come lui? Riapre
però un dibattito, o un luogo comune, quello che vuole il mondo degli artisti per
la stragrande maggioranza schierato a sinistra. Visto che il vento fischia in
quella direzione, ho allora stilato una rapida top-5 degli artisti di destra per
la vostra playlist del weekend. In un futuro distopico gialloverde saranno gli unici ad essere trasmessi.
5- Rita Pavone
Rita Pavone, qui
ritratta in una foto d’archivio, ha dato il là al grottesco teatrino della
settimana, e si merita d’entrare di prepotenza all’interno di questa
classifica.
4- Morrissey
Giusto ieri, a
chiusura di una settimana memorabile, attivisti anti
razzisti organizzano un sit-in vicino al club dove deve suonare Morrissey, per
contestare le simpatie dell’ex cantante degli Smiths per il leader di un
partito di estrema destra arrestato. L’affabile Moz la prende male e cancella l’intero
tour; arrivando alla mirabile quota di 134 concerti cancellati o posticipati
negli ultimi 6 anni. Praticamente, l’annuncio di un tour di Morrissey ha la
stessa credibilità di quando incontri un vecchio conoscente per strada e gli
dici "oh, prendiamoci un caffè uno di questi giorni". Si attende ora solo il feat. con Rita Pavone:
"Everyday is like Sunday, when you leave me alone to go to the football
game".
3- Povia
Dalle canzonette
per famiglie all’icona dei più grevi tra i complottari-sovranisti-noeuro-novax-sciachimisti-CAPSLOCK!!1!!1-l’omossessualità
è un’invenzione del Pd, passando per clippini smascellanti stile after al Guendalina.
Non servono tanti commenti, fa tutto da sé.
2- Walt Disney
Walt Disney aveva
simpatie antisemite, razziste ed era amico di Hitler e Mussolini. Ma aveva
anche dei difetti, direbbe qualcuno. I Topolino e Minnie dei primi cartoni,
negrieri alla guida di barconi di schiavi nell’America sudista, erano tanto
estremi che Di Caprio in Django scansate proprio eh. In privato il buon Walt si
riferiva ai nani di Biancaneve come a “quell’ammucchiata di negri”, ah, e poi c’è
quel film “I racconti dello zio Tom”, talmente oltraggioso che la Disney
Company ha proibito venga mai più proiettato in pubblico. Qualcuno ne ha una
copia?
1-Roger Meyers
Senior
Il primo posto lo
merita però il creatore dei personaggi di Grattachecca e Fichetto,
che, come scopriamo nel primo episodio della seconda stagione dei Simpson, nel
1938 compromise la sua reputazione con il controverso cartone animato “Superman
nazisti sono nostri superiori”.
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